Come perdere peso senza sacrifici? Come perdere peso senza stress? Come perdere peso senza dieta? Come perdere peso senza fare attività fisica? Come perdere velocemente peso?
Quando risultati incredibili si ottengono in breve tempo, nascondono sempre una truffa e sono pericolosi per la nostra salute. Ad oggi sempre più persone si appoggiano a diete strampalate per raggiungere velocemente i migliori risultati. Uno dei percorsi più seguiti al momento per raggiungere il proprio obiettivo fisico è rappresentato dalle dieta iperproteica, ma senza conoscerne i reali risvolti fisiologici.
Bisogna fare una precisazione: quasi tutti gli alimenti contengono, seppur in percentuali variabili, i tre macronutrienti essenziali cioè carboidrati, proteine e grassi. Tra le fonti alimentari che contengono maggiori quantitativi di proteine, ci sono le carni magre come coniglio, manzo, pollo, agnello e tacchino; il pesce come tonno, salmone, merluzzo, alici, etc..; i legumi come lenticchie, ceci, fagioli e piselli; il tofu e il tempeh; i latticini come yogurt, i formaggi stagionati; le uova, la frutta secca oleosa come anarcadi, noci, mandorle etc.
La ricerca scientifica ci dice che per una persona sedentaria (o moderatamente attiva) il fabbisogno proteico giornaliero è di 0,82 grammi per chilo di peso corporeo (circa il 10% delle calorie giornaliere). Ovviamente, lo sportivo/atleta necessita di una maggiore quantità di proteine dovuto alla maggiore richiesta energetica, alla riparazione del continuo danno muscolare e all’aumento della massa magra.
Le proteine interagiscono con molti fattori ormonali quali insulina, mTOR, IGF-1, i quali sono correlati all’aumento del rischio di contrarre alcune forme di cancro e all’accelerazione del processo di invecchiamento (aging).
IGF-1, ad esempio, è un ormone che tende ad aumentare quando nella nostra alimentazione l’apporto proteico è elevato. Esso è l’ormone della crescita, l’ormone della proliferazione cellulare, cioè l’ormone interessato nella crescita delle cellule e, pertanto, in sua presenza le cellule vengono riprodotte più velocemente. Ogni giorno, potenzialmente, produciamo cellule tumorali o meglio qualche cellula del nostro organismo “impazzisce”. Non sappiamo quante nello specifico perché dipende da diversi fattori anche esterni, ma non tutti ci ammaliamo di tumore: il nostro sistema immunitario ci difende e queste cellule vengono distrutte. Aumentando però il livello di IGF-1, cioè mangiando più proteine e specialmente le proteine di origine animale, tali cellule si riprodurranno più rapidamente e il rischio che qualcuna sfugga al nostro sistema immunitario di controllo è molto alto.
Questa mi sembra già una buona motivazione per non consumare troppe proteine.
Perchè, inoltre, si pensa che mangiando proteine si possa dimagrire più facilmente? Lo smaltimento delle proteine da parte del nostro organismo richiede un dispendio energetico importante, molto più alto rispetto a carboidrati e grassi. Se, ad esempio, assumessimo 1000 calorie a partire da proteine, il nostro corpo ne brucerebbe circa 600 solo per utilizzarle: in questo modo effettivamente si dimagrisce di più.
Il problema, però, è che il corpo necessita comunque di carboidrati per il suo corretto funzionamento, in quanto i carboidrati forniscono l’energia necessaria a tutte le sue funzioni. Se questi non si assumono con l’alimentazione, l’organismo sarà costretto ad andare ad attaccare (gluconeogenesi) le riserve di glucosio che si trovano in particolare nel fegato e nei muscoli, e che si utilizzano nei casi di urgenza, quando, cioè, è necessaria dell’energia velocemente e non si può attendere di ottenerla da nuovo cibo consumato.
Inoltre le proteine riducono il senso di fame mentre gli zuccheri, in particolare quelli raffinati, stimolano l’appetito. Questo meccanismo, in realtà, se da una parte sembra utile perchè consente di controllare meglio la fame, ha tuttavia un risvolto negativo: si parla, infatti, di un rallentamento metabolico con perdita prevalentemente di massa magra (demolita appunta per produrre zuccheri) e non di grasso.
Un ulteriore effetto nefasto della dieta iperproteica è poi quello di affaticare particolarmente i reni.
Introdurre troppe proteine, infatti, porta alla produzione di molto acido urico che se non correttamente smaltito può portare danni ai reni formando ad esempio dei calcoli (ecco perché quando si intraprende una dieta iperproteica si consiglia di bere molto). Gli scarti del metabolismo delle proteine sono, inoltre, difficili da smaltire anche per il fegato che, a lungo termine, può arrivare ad intossicarsi. Le diete iperproteiche sono categoricamente sconsigliate soprattutto (ma non solo) alle persone che già soffrono di disturbi ai reni e/o al fegato. Un organismo sottoposto ad una dieta povera o priva di carboidrati, che è andata ad intaccare le risorse di glucosio, tende poi a richiedere indietro ciò che è stato tolto senza motivo, e reagisce assimilando anche la quantità minima di carboidrato assunta, facendo tornare la voglia di mangiare quei cibi che prima si erano quasi del tutto eliminati.
Un’ altra complicazione da non sottovalutare riguarda la stipsi.
Una dieta iperproteica se non ben bilanciata con delle fibre, può portare a seri problemi di stipsi. Ad oggi è noto, in tutta la letteratura scientifica sul tema, che un intestino che non riesce ad eliminare bene le tossine per lunghi periodi può andare incontro a problematiche anche gravi.
Il corpo umano per funzionare al meglio ha bisogno dei diversi nutrienti (carboidrati, proteine e grassi) che vanno consumati nelle giuste proporzioni ogni giorno. Queste proporzioni possono in parte variare in base alla costituzione della persona e alle attività che compie nel corso della giornata. Il fabbisogno energetico di ogni individuo è personale ma in ogni caso la percentuale maggiore di macronutrienti dovrebbe essere riservata ai carboidrati, seguiti poi da proteine e grassi.
Un’alimentazione semplicemente bilanciata!
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